Page 15 - Scompenso cardiaco: istruzioni per l'uso
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resincronizzazione cardiaca, è in grado, nei pazienti
ad alto rischio, di riconoscere ed interrompere aritmie
pericolose per la vita.
Procedure non chirurgiche
La CORONAROGRAFIA è un
esame diagnostico che
consente di evidenziare
la presenza e l’entità di
ostruzioni delle arterie
coronarie, necessaria
per porre diagnosi di
malattia coronarica,
in modo da poterla
poi curare al meglio,
limitando i danni provocati
dall’ischemia (ridotto
apporto di sangue al cuore).
L’ANGIOPLASTICA è una procedura che, dopo
la coronarografia, con la stessa tecnica, consente
di trattare le ostruzioni coronariche attraverso la
dilatazione dell’arteria con un palloncino e l’impianto di
stent, che è un tubicino espandibile con una struttura a
rete metallica.
CORREZIONE PERCUTANEA DELL’INSUFFICIENZA
MITRALICA E DELLA STENOSI AORTICA: in
alcuni pazienti può essere necessario correggere
l’insufficienza mitralica (cioè il rigurgito della valvola
mitrale) mediante l’utilizzo di una clip, che può essere
impiantata passando attraverso la vena femorale,
escludendo l’intervento chirurgico vero e proprio.
Esiste inoltre oggi la possibilità, per i pazienti in
cui la causa dello scompenso è la stenosi aortica
(l’ostruzione della valvola aortica), di poter impiantare
una protesi valvolare attraverso le arterie degli arti
inferiori, evitando anche in questo caso la chirurgia.
Interventi chirurgici
In alcuni casi possono essere indicati interventi
di rivascolarizzazione coronarica (bypass) e di
chirurgia delle valvole cardiache. Pazienti con
malattia delle arterie coronarie, se indicato, possono
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