Page 4 - Ipertensione arteriosa
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educazionali), ed infine fattori modificabili
             Ipertensione arteriosa
                legati allo stile di vita come il fumo di
                sigaretta (dopo aver fumato, la pressione
                resta più alta per circa 30’, e a questo si
                associano i danni cronici da fumo sui vasi
                arteriosi come perdita di elasticità, danno
                alle pareti, predisposizione alla formazione
                di placche aterosclerotiche), un consumo
                eccessivo di alcolici, la vita sedentaria
                e la dieta ricca in grassi di origine animale e
                di sodio o troppo povera di potassio,
                il sovrappeso e l’obesità, lo stress (fisico ed
                emotivo: la pressione è più alta nei giorni
                lavorativi rispetto ai periodi di vacanza).
                Nel restante 5% dei casi l’ipertensione
                è secondaria ad altre patologie congenite
                o acquisite, che interessano reni, surreni,
                vasi sanguigni o cuore (insufficienza
                renale cronica, feocromocitoma o
                stenosi dell’arteria renale), ma anche
                all’assunzione di alcune sostanze
                come liquirizia, spray nasali, cortisone,
                anticoncezionali, antidolorifici, cocaina
                ed amfetamine. Mentre la forma primaria
                o essenziale classicamente interessa gli
                adulti, l’ipertensione secondaria colpisce
                anche i giovani e si caratterizza per valori
                di pressione più alti e meno facilmente
                controllabili. In questi casi, la rimozione
                delle cause (cioè la cura della malattia di
                base) può normalizzare i valori pressori.



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