Page 7 - Scompenso cardiaco: istruzioni per l'uso
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Nel caso di dimostrata familiarità, sarà necessario
estendere i controlli cardiologici anche ai propri
familiari più stretti, in modo da “sorvegliarli”
e permettere un’eventuale diagnosi precoce.
Altre condizioni possono interessare secondariamente
il cuore e predisporre allo sviluppo di scompenso, in
particolare i trattamenti instaurati per malattie tumorali
(radioterapia e chemioterapia), le patologie tiroidee,
l’abuso di alcool e droghe, malattie come HIV/AIDS.
Lo scompenso può essere classificato in 4 stadi
secondo la progressione della malattia.
STADIO
A) Pazienti non ancora malati ma con
fattori di rischio per scompenso
(ipertensione arteriosa, diabete
mellito, malattia coronarica,
uso di farmaci cardiotossici, storia
di malattia reumatica, storia familiare
di cardiomiopatia).
STADIO
B) Pazienti con malattia cardiaca ma senza
sintomi di scompenso (precedente
infarto miocardico, malattia delle
valvole cardiache, ipertrofia delle pareti
del cuore).
STADIO
C) Pazienti con malattia cardiaca che
presentano sintomi di scompenso.
STADIO
D) Pazienti con scompenso avanzato
che non rispondono alle normali
terapie e che potrebbero richiedere
interventi altamente specializzati.
Per rallentare l’evoluzione della malattia e mantenere
il più possibile la fase di stabilità è importante, oltre ad
una diagnosi precoce ed una corretta impostazione
della terapia, una stretta collaborazione tra il paziente,
l’infermiere ed il proprio medico di riferimento.
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